The Super League, Giorno 0

Pensieri sparsi per dire no all’isterismo ipocrita di qualcuno.

Premesso che si possa essere favorevoli o contrari rispetto a questa iniziativa privata, mi viene francamente difficile concepire l’accanimento predeterminato di alcuni nei confronti di un’entità, la Super Lega, i cui elementi fondativi non sono ancora emersi nella loro completezza e i cui confini rimangono (al giorno zero) estremamente labili e difficilmente interpretabili, alla luce soprattutto delle veementi reazioni arrivate da tutti gli organi reggenti del mondo calcistico.

Invidio chi è già in grado di sentenziare in un senso o nell’altro, costruendo il muro invalicabile della propria opinione non su dati di fatto, bensì accodandosi passivamente al pensiero dominante, solo perchè “loro sono ricchi e cattivi, noi siamo poveri ma buoni”. Così come provo tenerezza verso chi semplifica l’intero impianto pontificando “è come la NBA”, quando la realtà è che le premesse su cui poggiano l’una e l’altra sono del tutto inconciliabili tra loro.

Personalmente ritengo che si debbano analizzare criticamente i vari punti di vista della vicenda, formando il proprio parere soggettivo solo una volta che avremo sul tavolo tutti gli elementi per poterlo fare.
Frasi fatte come “NO AL CALCIO MODERNO” non apportano alcun valore aggiunto alla discussione, di per sè interessante già solo per la propria natura “rivoluzionaria”.

Detto ciò, da tifoso di “piccola” e da “addetto ai lavori”, mi rendo conto da solo che nel 2021 il calcio non possa prescindere da ragionamenti di carattere aziendalistico, operando all’interno di un contesto che muove capitali importanti, implica il rischio d’impresa e che in quanto tale mira alla ricerca di una propria sostenibilità a lungo termine.
Allo stesso tempo ritengo che non ci si possa però astrarre di botto dal substrato culturale e passionale che governa il modello sportivo (prima ancora che prettamente calcistico) europeo.

Come in ogni rottura di paradigma bisognerà quindi pazientare, per tirare le somme solo una volta che ci saremo lasciati alle spalle tutta questa scia emozionale che al momento ci offusca la visione d’insieme.

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